Un ricordo di Fabrizio Pesando

Ivrea 23 gennaio 1958 – San Benedetto del Tronto 11 agosto 2023

È venuto a mancare, ieri mattina a San Benedetto del Tronto, all’età di appena 65 anni, dopo una lunga malattia, Fabrizio Pesando, Professore Ordinario di Archeologia classica presso l’Università di Napoli L’Orientale.
Fabrizio si è laureato in Lettere e Filosofia presso l’Università degli Studi di Perugia, ateneo in cui ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Archeologia (Archeologia Greca e Romana). Negli anni perugini ha seguito le campagne di scavo di Fregellae, sito che ha visto il coinvolgimento di decine di futuri archeologi e docenti universitari. Negli stessi anni ha iniziato, sempre seguito da Filippo Coarelli, ad occuparsi di Pompei, città a cui ha dedicato molti dei suoi studi.
È stato a lungo docente a contratto presso diverse università italiane, prima di ricoprire analogo ruolo all’Università di Napoli L’Orientale, ateneo in cui è stato incardinato come Professore Associato nel 2001, ricoprendo gli insegnamenti di Archeologia della Magna Grecia e Antichità Pompeiane ed Ercolanesi. Ha ricoperto il ruolo di Professore Ordinario dal 2018, insegnando Archeologia e storia dell’arte romana e Archeologia e storia dell’arte romana e delle province, nei corsi di studio triennale e magistrale, nonché dal 2021 Archeologia e Storia dell’Arte Romana presso la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici “Or.Sa” dell’Università degli Studi di Salerno e dell’Università di Napoli L’Orientale. All’Università di Napoli L’Orientale dal 2007 al 2011 è stato Direttore del Dipartimento di Studi Classici e del Mediterraneo Antico, dal 2013 al 2017 Presidente del Centro Interdipartimentale di Servizi di Archeologia dell’Orientale (CISA) e dal 2016 al 2020 Vicedirettore del Dipartimento Asia Africa Mediterraneo.
È stato Direttore della rivista Vesuviana. An International Journal on Pompeii and Herculaneum, rivista da lui fondata nel 2009. Dal 2010 al 2017 è stato direttore responsabile della rivista AION. Annali dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”. Sezione Storia Antica e Archeologia. Dal 2018 al 2021 è stato direttore della rivista Newsletter di Archeologia (CISA, Università di Napoli L’Orientale). Dal 2022 è stato Direttore della serie Approfondimenti del parco archeologico-naturalistico di Cupra Marittima, serie a carattere scientifico-divulgativo per la valorizzazione del territorio cuprense. Nel 2017 è stato nominato dal Ministero dei Beni Culturali e del Turismo (Mibact) membro del Consiglio Scientifico del Parco Archeologico di Ercolano, per il periodo 2017-2021. Numerose sono state le attività archeologiche sul campo, che ha diretto per conto dell’Orientale, organizzate come momenti di ricerca e formazione per gli studenti.
I primi progetti di ricerca hanno riguardato la storia edilizia di Pompei e Ercolano, con ricerche dedicate alla regio VI – insieme ad altri Atenei italiani e stranieri, regio IX e regio I (2001-2011). Dal 2006 i suoi interessi di ricerca si sono concentrati anche su Alba Fucens (via del miliario e assi viari secondari), a cui è seguito un lungo impegno ad Aveja e aree limitrofe, dopo gli eventi traumatici del terremoto dell’aprile del 2009. Sempre nell’ambito degli studi sull’edilizia domestica antica, ha diretto le ricerche dell’Orientale presso l’isolato 4-6 di Paestum. Dal 2012 al 2015 è stato responsabile del progetto di ricerca “Southern Latium and Campania Underwater Survey”, con l’obiettivo di documentare le strutture sommerse delle villae maritimae romane localizzate lungo le coste del Lazio meridionale, fra Sperlonga e il Golfo di Gaeta. Dal 2016 ha concentrato le sue ricerche sul litorale adriatico, occupandosi del territorio di Cupra Maritima (Bagno della Regina a Grottammare, villa del paese alto di San Benedetto del Tronto, Foro e edifici monumentali di Cupra Maritima).
Come emerge dall’analisi della sua vasta bibliografia, la maggior parte delle ricerche condotte sono state edite sia in ambito scientifico che divulgativo. I suoi ampi interessi di studio hanno spaziato dall’edilizia domestica greca e romana all’urbanistica antica, dal fenomeno dell’ellenismo e della sua ricezione a Roma alla romanizzazione, in particolare della Spagna, e in generale alla storia dell’arte e dell’iconografia romana, fino ad un’approfondita conoscenza di Pompei, con studi che sono diventati un punto di riferimento internazionale sulle città vesuviane sepolte dall’eruzione. Il suo spessore culturale e la grande padronanza delle fonti antiche gli hanno permesso di spaziare su una molteplicità di aspetti del mondo romano. In tali molteplici ambiti di ricerca è autore di numerose pubblicazioni. Limitandosi solo ad alcune delle monografie, si segnalano: La casa dei Greci (1989, 2. ed. 2006); Libri e biblioteche, "Vita e costumi dei Romani antichi" (1994); Edilizia privata e società pompeiana tra III e I secolo a.C. (1997); con M. Giglio, Rileggere Pompei V. L’insula 7 della Regio IX (2017); con F. Pompei, Archeomarche 1. Le valli e i porti del Piceno antico (2019); Cinque pezzi facili sulla casa romana. Studi e conferenze - 1999-2018 (2020); Cupra Marittima, Guida al Parco Archeologico (2022).
È autore, con M. P. Guidobaldi, della guida archeologica di Pompei, Ercolano, Oplontis, Stabiae (ultima ristampa 2022). L’ampia attività editoriale si è coniugata con quella di valorizzazione, collaborando all’allestimento di importanti mostre: con A. Giardina, Roma Caput Mundi. Una città tra dominio e integrazione (Roma, Colosseo, Curia Iulia, Tempio del Divo Romolo, 10 Ottobre 2012-10 Marzo 2013), con M. Torelli, Pompei 79 d.C. Una storia romana (Roma, Colosseo, 8 febbraio - 9 maggio 2021), con M. Osanna e L. Toniolo, allestimento dell’Antiquarium del Parco Archeologico di Pompei (2021). Nel 2021 è stato nominato Direttore del tavolo tecnico del Parco Archeologico-Naturalistico di Cupra Marittima, di cui ha curato l’allestimento e le attività di valorizzazione. Come docente è stato molto amato dagli studenti per la capacità di trasmettere metodo critico e capacità di analisi, accompagnati dall’entusiasmo che lo contraddistingueva, sia durante le lezioni e i seminari in aula sia nella lunga e intensa attività didattica sul campo, momenti in cui, con il suo costante sorriso e leggerezza, riusciva a coinvolgere tutti i partecipanti.
Fabrizio era malato da tempo, ma ha continuato a combattere tanto strenuamente, quanto con la sua solita leggerezza, non facendo mai sentire agli altri la sua sofferenza e le difficoltà che diventavano di giorno in giorno sempre più complesse; con la sua grande forza di volontà è stato presente durante l’ultima campagna di scavo a Cupra Marittima, conclusasi nel luglio scorso, recandosi, nonostante le difficoltà fisiche, periodicamente sullo scavo per dialogare con i suoi studenti. I colleghi che lo hanno incontrato o sentito fino a circa dieci giorni fa l’hanno trovato molto sofferente, ma lucidissimo e sempre con tanta voglia di fare, di lavorare ai suoi progetti, di inseguire nuove idee. E questo rende la perdita ancora più dolorosa. Il suo pensiero erano, come sempre, gli studenti, gli esami, i corsi e i progetti di ricerca... Il suo magistero e il suo spessore di studioso e ricercatore, che hanno così profondamente segnato gli studi dell’archeologia classica in Italia e a livello internazionale, così come la sua umanità ed entusiasmo mancheranno tanto agli studenti e alla comunità scientifica tutta.
Matteo D'Acunto e Marco Giglio

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