L’archeologia italiana ricorda Gemma Sena Chiesa

L’archeologia italiana e internazionale perde un grande personalità degli studi archeologici. Condividiamo un ricordo di Gemma Sena Chiesa da parte dei un suo allievo e nostro collega

La Professoressa Gemma Sena Chiesa è scomparsa domenica scorsa, 21 luglio 2024. Laureata in Lettere Classiche nel 1952 all’Università degli Studi di Milano, vi ha svolto tutta la sua carriera, dal 1966, prima come assistente ordinario in Archeologia e storia dell’arte greca e romana, poi come libero docente in Archeologia classica e professore incaricato in Etruscologia e antichità italiche, infine come professore ordinario di Archeologia Classica, dal 1980 al 2004.
È stata membro del collegio dei docenti del Dottorato di ricerca in Archeologia delle università di Perugia, Milano, Cagliari, Urbino, Salerno, e professore di Archeologia romana presso la Scuola Archeologica Italiana di Atene; infine, Professore Emerito di Archeologia classica della sua università.
Ha anche ricoperto diversi ruoli nell’ambito dell’ateneo milanese: Direttore dell’Istituto di Archeologia, Referente della Sezione di Archeologia del Dipartimento di Scienze dell’Antichità, Direttore della Scuola di Specializzazione in Archeologia.
La sua attività scientifica è stata lunga e luminosa: la prima pubblicazione è del 1954, l’ultima è di pochi mesi fa. Si è sviluppata in diversi ambiti dell’archeologia e della storia dell’arte greca e romana, con risultati di grande rilievo, in maniera originale e mai banale, aprendo filoni di ricerca nuovi, poi ampliati da allievi e da altri studiosi, con una capacità ammirevole di alternare le indagini sul campo, gli studi sulle classi di materiali, l’organizzazione di convegni e di mostre; queste ultime, di grande successo, intese sia come progetto di ricerca, sia come occasione di divulgazione per un pubblico non specialistico. Tutto questo grazie anche alla sua capacità organizzativa e di intessere rapporti, anche a livello internazionale, e al coinvolgimento di colleghi, ricercatori, esperti, collaboratori.
Gli scavi archeologici dal lei diretti hanno rappresentato dei veri cantieri-scuola per moltissimi studenti e giovani studiosi: Angera romana, sul Lago Maggiore, dal 1978 al 1988, e Calvatone - Bedriacum, nella pianura fra Cremona e Mantova, dal 1989 al 2004; ma anche le indagini nei cortili della Ca’ Granda, l’edificio dell’Ospedale Maggiore, oggi sede dell’Università di Milano, nel 1995. Inoltre, dal 2000 ha avviato le indagini dell’ateneo milanese a Gortina (Creta), aprendo una nuova stagione di attività archeologiche in Grecia.
Gli studi sulla Cisalpina antica, sulla scultura e sulla ceramica romana, sulle produzioni ceramiche figurate magnogreche, sulle forme di insediamento minori in età romana, sull’epoca tardoantica, sulle arti del lusso, sugli argenti romani e paleocristiani, hanno caratterizzato la sua produzione scientifica. Ma il tema che ha segnato più di tutti le sue ricerche, dall’inizio fino alle pubblicazioni più recenti, è stato quello della glittica antica, sul quale la professoressa Gemma Sena Chiesa ha prodotto opere fondamentali, come i cataloghi delle gemme di Luni e di Aquileia, molti studi su singoli temi, iconografie, problemi, fino alla fondazione di una rivista specialistica, che mancava ancora, “Gemmae. An International Journal on Glyptic Studies”, e al volume di sintesi “Gemme antiche. Arte, lusso e potere nella Roma dei Cesari” del 2023.
Un settore fondamentale della sua attività è rappresentato dalle grandi mostre, intese come imprese scientifiche di ampio respiro, frutto di anni di preparazione e studio, oltre che di una complessa organizzazione, che hanno coinvolto molti colleghi, enti, musei, e che hanno anche generato, come risultato duraturo, cataloghi che sono vere e proprie monografie: “Milano capitale dell’Impero romano” (Milano 1990), “Tesori della Postumia” (Cremona 1996), “Miti greci. Dalla Magna Grecia al collezionismo” (Milano 2005), “Costantino 313 d.C. L’editto di Milano e il tempo della tolleranza” (Milano 2012-13), “Mito e natura. Dalla Grecia a Pompei” (Milano 2015-16). Si devono ricordare anche la co- curatela per l’Italia della mostra “Picturing the Bible” (Kimbell Museum, Forth Worth, Texas, 2007-2008) e l’organizzazione di numerosi convegni, spesso collegati alle mostre, come sintesi delle riflessioni scientifiche sviluppate in tali occasioni.
La sua capacità organizzativa si coglie in alcune importanti imprese culturali: il volume “Gemme, dalla corte imperiale alla corte celeste” (Milano 2002) sulla Croce di Desiderio e sul riuso glittico nel medioevo; il catalogo “Ceramiche attiche e magnogreche, Collezione Banca Intesa” (volumi 1-3, Milano 2006) su una grande collezione storica di ceramiche antiche; la collana “Flos Italiae” di studi cisalpini, fondata e diretta da lei, nella quale sono comparsi quattordici volumi.
Un’ultima “impresa” va ricordata, la fondazione, con un gruppo di colleghe e colleghi, e la presidenza, dal 1996 al 2002, della Consulta Universitaria per l’Archeologia del Mondo Classico, l’associazione che per la prima volta ha riunito gli archeologi classici dell’università, per avere una voce unica, ottenendo molti risultati importanti.
Gemma Sena Chiesa è stata una grande archeologa; una Maestra nella sua accezione più ampia, ricordata da allieve e allievi, alcuni dei quali occupano ruoli di rilievo; una Signora sul piano umano, sempre pronta a ascoltare, dialogare e aiutare; una ricercatrice rigorosa, molto curiosa e attenta alle novità; ha occupato, e continuerà a occupare, un posto importante negli studi archeologici.
Fabrizio Slavazzi
Milano, 23 luglio 2024

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